APOCALISSE - Luciano Monari
L’Apocalisse dovrebbe regalarci una specie di patrimonio di fantasia, di immaginazione che vi permetta di ritrovare la presenza del Signore e il suo mistero in persone, avvenimenti, cose, immagini: insomma, una trasfigurazione della realtà e questo è un cammino prezioso anche perché dovrebbe aiutarci a purificare l’immaginazione.
Questa purificazione è uno dei grandi campi del cammino dell’ascetica. L’unico modo per purificare tutte quelle immagini che ci portiamo dentro al cuore e che sono fondamentalmente egoistiche, è quello di sostituirle con altre che vengono dal Signore e che ci riconducono istintivamente, facilmente a Lui.
È il cammino che hanno tentato di fare i padri del deserto attraverso l’abbandono della vita delle città, del mondo, per trovarsi soli con il Signore. Essi desideravano purificare anche i sentimenti profondi istintivi che non sono peccato, perché non dipendono ancora dalla volontà, ma che bloccano il cammino dell’uomo nella fede e nella carità e che hanno quindi bisogno di essere rigenerati, purificati, cristianizzati. Questo l’Apocalisse lo può fare molto bene.
Queste dunque le due premesse. State attaccati al testo e cercate di interiorizzare le immagini e le parole che il testo vi regala.
(dall’introduzione dell’autore)
Luciano Monari: Nato a Sassuolo (RE), diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, il 28 marzo 1942; ordinato presbitero il 20 giugno 1965; eletto alla sede vescovile di Piacenza - Bobbio il 23 giugno 1995; ordinato vescovo il 2 settembre 1995; nominato vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana il 30 maggio 2005; trasferito a Brescia il 19 luglio 2007; divenuto emerito il 12 luglio 2017. Autore di numerosi saggi, articoli e pubblicazioni tra i quali ricordiamo “Sulla stupidità dell’idolatria. Meditazione su Geremia 2”, Morcelliana, “L’amore, la guerra e altre cose degli uomini che importano a Dio”. San Paolo, Cinisello Balsamo; Vi annuncio una grande gioia. Meditazioni sul Vangelo di Luca, Edizioni San Lorenzo, Reggio Emilia.