ArchiGiorni 2024 di Antonella Cabassi - Edizioni San Lorenzo

ArchiGiorni 2024 di Antonella Cabassi

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ArchiGiorni 2024 di Antonella Cabassi



ArchiGiorni è giunta alla quarta edizione mantenendo invariata la sua impostazione: un’agenda giornaliera accompagnata da ricordi, parole e figure, memorie attorno al mondo dell’architettura e delle altre arti che le sono sorelle o che l’architettura coinvolge o che le gravitano attorno.

Si ricordano gli architetti, le architetture, e progetti, realizzazioni, inaugurazioni, pose di prima pietra, ecc.; vengono menzionate mostre, incontri, feste, spettacoli e altri eventi che hanno segnato la cultura dell’architettura e dell’arte; si citano libri, dipinti, sculture; si riportano inaugurazioni di monumenti, musei, scuole e tanto altro ancora.

ArchiGiorni è un’agenda ma è anche un libro: una sorta di almanacco, corredato da letture e immagini.

Ogni giorno vengono richiamate più ricorrenze, accompagnate a piè di pagina da un piccolo testo a loro correlato. E a ogni cambio di mese compaiono disegni che illustrano una piccola selezione di opere di cui cade l’anniversario.

Riferimenti, citazioni e disegni sono completamente diversi da quelli proposti negli anni precedenti. La raccolta è ampia, e vuole esserlo nel maggior modo possibile, per proporre agli utilizzatori delle pagine aspetti e linguaggi molteplici.

Sono molti gli anniversari notevoli del 2024: gli 850 anni della Torre di Pisa, i 400 anni dalla nascita di Guarino Guarini, 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, 200 anni del Museo Egizio di Torino, 10 anni dalla morte di Gae Aulenti. E inoltre: 25 anni dalla morte di Colin Rowe, 100 dalla morte di Louis Sullivan, 150 dalla morte di Victor Baltard e dalla nascita di Auguste Perret, 250 dalle morti di Antonio Galli Bibiena e Jacques-François Blondel, 300 dalla nascita di Julien-David Le Roy.

Festeggiano il 100° anniversario la Ennis House di Frank Lloyd Wright, la Casa Schröder di Gerrit Rietveld, la Torre Einstein di Erich Mendelsohn, la Chilehaus di Johann Friedrich Höger, l’Edificio Hoechst di Peter Behrens, il quartiere Cité Frugès di Le Corbusier, il Quartiere operaio a Hoek van Holland a Rotterdam di Jacobus Johannes Pieter Oud; ricorrono il 200° di Park Square a Londra di John Nash e dell’Aldford Iron Bridge di Thomas Telford, e il 250° della Reggia di Caserta; si celebrano i 500 anni della Loggia e dell’Odeo Cornaro a Padova di Giovanni Maria Falconetto, della Sala di Costantino in Vaticano di Raffaello terminata da Giulio Romano, dei progetti di Michelangelo per San Lorenzo a Firenze, comprendenti la Biblioteca, sala di lettura e vestibolo, e la Sagrestia Nuova, di cui realizza i modelli, e della Cupola del Duomo di Parma di Correggio. La cronologia completa si trova nelle prime pagine, in apertura.

ArchiGiorni vuole ricordare, per fare memoria, per amore dell’architettura e dell’arte, i cui prodotti non sono solo “beni”, non solo oggetti da fruire o da cui trarre un qualche vantaggio, ma una eredità smisurata di fronte alla quale sentirsi responsabili: edifici, opere, città, territori formano uno sterminato deposito di fatiche umane, sono le figure di una storia civile che costituisce la scena fissa e profonda del nostro vivere; una realtà a fianco della quale ne ereditiamo un’altra, diversa, fatta di carta, di libri e disegni, un mondo delle idee, regno del pensiero.