ARCHIGIORNI, l'agenda dell'architetto
di Antonella Cabassi
ArchiGiorni 2022 è un’agenda, ma è anche molto di più. Ha l’ambizione di rappresentare un’identità, quella dell’Architettura prima ancora di quella dell’architetto, qui inteso come custode e sacerdote della disciplina, non certamente come star o protagonista dalla personalità troppo ingombrante. Con le sue 420 pagine ci accompagna nel tempo, offrendoci spazio per annotare, soprattutto aiutandoci a ricordare e proponendoci spunti di riflessione. Ci ricorda gli anniversari e le ricorrenze dell’architettura, le opere, gli autori, ma anche progetti, inaugurazioni, mostre, incontri e altri eventi che hanno segnato la cultura architettonica, e pubblicazioni di libri che stanno all’architettura come le pietre d’angolo. Ciascun ricordo è poi accompagnato da parole dell’architettura, scritte dall’autore menzionato o riferite all’opera ricordata, di architetti o di altri, artisti, letterati, filosofi, critici, sociologi; scorre tra le pagine tutta una cultura, o almeno il modo di intenderla, sebbene vi sia rappresentata in quantità inferiore a un granello di sabbia. Ci accompagna in un viaggio tra ricordi, figure che balenano alla mente e figure rappresentate: al cambio di mese, i disegni dell’autrice illustrano le opere di cui si celebra l’anniversario. È un progetto ideato per ripetersi ogni anno, sempre diverso.
ArchiGiorni 2022 e una proposta rivolta agli appassionati, ai sognatori, ai visionari, agli innamorati dell’architettura e dell’arte, a chi sceglie la bellezza, e a tutti quanti, perché è per scelta enciclopedica e universalista, riporta autori e opere e ricordi famosi e anche poco conosciuti, di ogni tempo e paese.
Antonella Cabassi, (Parma, 1960), architetto, già docente alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, da sempre ha affiancato al suo lavoro di progettista gli studi architettonici, urbani, storici, l’elaborazione teorica, l’insegnamento. Ha fatto parte del gruppo di ricerca diretto da Giancarlo Motta sui nuovi trattati di architettura, i cui esiti sono pubblicati in Cento Tavole (Unicopli, Milano 1997). Ha curato mostre e pubblicato studi sugli architetti e l’architettura della sua città (Ennemod Alexandre Petitot, Battei, Parma 1989; La casa popolare a Parma, Step, Parma 1999; La casa popolare nella provincia di Parma, Step, Parma 2000), ha partecipato a ricerche internazionali sull’architettura coloniale (2012), ha fatto parte del gruppo diretto da Daniele Vitale (2004-2017) applicato a ricerche sulla città di Milano e sulla città antica e i rapporti tra architettura e archeologia. Attualmente insegna, tiene conferenze, svolge ricerche storiche e si occupa della costruzione di archivi di Architettura.