LA POETICA DEL SILENZIO DI DIO - di Luigi Nason
il libro delle Lamentazioni, traduzione e commento esegetico teologico
I cinque poemi che compongono il Libro delle Lamentazioni formano un’opera letteraria unitaria e, di conseguenza, i singoli poemi devono essere letti seguendo il filo che li unisce. Anche se è possibile che all’origine dei poemi non vi sia un solo autore e soprattutto che l’autore del capitolo 3 possa essere diverso dall’autore degli altri capitoli, l’opera, come ora si trova nel Canone biblico ebraico, presenta un marcato carattere unitario determinato dall’uso della medesima forma metrica (la qinah, “lamentazione”), dal linguaggio e dalla riflessione sul tema tragico della caduta di Gerusalemme. Lo stesso autore del terzo poema, che è in stretto contatto con la scuola di Isaia, potrebbe essere il curatore della redazione finale del libro. È comunque significativo che le questioni lasciate aperte nel Libro delle Lamentazioni abbiano trovato risposta nel Libro di Isaia, in particolare nei capitoli 40-54.
Il Libro di Isaia, nella seconda parte, fornisce una risposta all’aspirazione alla sopravvivenza così evidente nel Libro delle Lamentazioni anche avvalendosi delle stesse formulazioni verbali. Molti rabbini e alcuni esegeti moderni hanno notato una somiglianza di linguaggio e di temi tra il Libro delle Lamentazioni e la parte del Libro di Isaia comunemente attribuita a un anonimo profeta dell’esilio, chiamato Deutero-Isaia, in particolare nell’invito «Consolate, consolate il popolo mio, dice il tuo Dio» (Is 40,1), ma quasi mai e solo in modo indiretto hanno sostenuto che ci sia un vero rapporto tra i due testi.
Luigi Nason, già responsabile per la Formazione biblica nell’Arcidiocesi di Milano e collaboratore dell’Ufficio ecumenismo e dialogo per i rapporti con l’ebraismo, attualmente continua la sua attività di biblista, specializzato nella ricerca sulle Scritture ebraiche (Primo Testamento) e nello studio della tradizione interpretativa ebraica, tenendo lezioni in diverse Scuole bibliche e conferenze in Italia e all’estero. Ha collaborato come docente a diversi itinerari biblici in terra di Israele. Ha diretto la collana Cristiani ed ebrei delle Edizioni Dehoniane di Bologna. In questa collana ha già pubblicato, in collaborazione con Amos Luzzatto, il volume In ascolto delle Scritture di Israele e, in collaborazione con Fernanda Vaselli, il volume L’attesa del mondo che viene: il dialogo tra ebrei e cristiani; ha tradotto dall’inglese, in collaborazione con Vittorio Robiati Bendaud, il testo di Rav Eugene Korn Ripensare il cristianesimo e ha scritto la Prefazione al volume di Riccardo Calimani e Giacomo Kahn Gli ebrei tra storia e memoria. Fa parte dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo. Un elenco delle sue ultime pubblicazioni si trova sul sito di questa Associazione alla voce «soci»: www.aisg.it. Alcuni suoi recenti contributi si possono trovare in academia.edu
Ha curato l’edizione italiana e i riferimenti bibliografici delle fonti della letteratura rabbinica del volume di P. LENHARDT, L’unità del Dio trinitario. In ascolto di Israele, nella chiesa (Biblica 7), Edizioni Glossa, Milano 2016.